Con il programma Orizzonte 2020 e il successivo Orizzonte Europa, il Vecchio continente accelera la transizione verso un sistema energetico a basse emissioni di carbonio. Il traguardo di questo cammino, sempre più ambizioso, è la crescita economica, intelligente, sostenibile ma anche inclusiva. La sua attuazione, secondo una logica centrata sull’utente (user-centric), sta dando un volto al destinatario reale dei progetti.  E’ significativo che per due anni consecutivi il tema della Notte Europea dei Ricercatori, iniziativa nata per la diffusione della cultura scientifica, sia stato “BEES -BE a citizEn Scientist” – Diventa un cittadino scienziato”. Prendendo esempio dalla società delle api, l’iniziativa ha promosso la ricerca come un bene comune e condiviso, da concretizzare attraverso la collaborazione di tutti, tra studiosi e cittadini. Tutti devono sentirsi protagonisti attivi.

L’inclusività è quindi un approccio condiviso a livello globale e la trasformazione di un’idea in un prodotto sostenibile non può più prescindere dall’ambiente e dal contesto sociale a cui si rivolge. Ed è in questo orizzonte allargato che Sotacarbo persegue i suoi obiettivi adottando una strategia di comunicazione trasversale e perfettamente integrata con i progetti in corso, informando e coinvolgendo le “parti interessate” nelle sue attività di ricerca. Dalle scuole del territorio, alle istituzioni e cittadini sino alla comunità scientifica nazionale e internazionale, la Società in modo chiaro e trasparente punta alla partecipazione attiva del cittadino per far comprendere e condividere l’utilità della ricerca.

I nuovi traguardi europei fissati per il 2030 hanno ancora al centro la diffusione delle pratiche di efficienza energetica e l’incremento delle  fonti rinnovabili ma – novità assoluta – il consumatore è un attore attivo del mercato elettrico, gli organismi e le istituzioni di ricerca sono socialmente responsabili e le imprese per creare profitti e crescita più sostenibili devono adottare strategie non solo ambientalmente ma anche eticamente compatibili.

Si tratta di un aspetto fortemente innovativo, sancito a livello globale dalle Nazioni Unite con l’approvazione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi (Sustainable Development Goals– SDGs). Un documento epocale, sotto diversi punti di vista, in cui la sostenibilità non viene declinata solo come questione ambientale ma anche come questione etica, attraverso una visione integrata e inclusiva dello sviluppo. L’attuazione dell’Agenda è una sfida complessa e coinvolge tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni, dalle università e centri di ricerca agli addetti dell’informazione e della cultura.

Ban Ki-moon, ex Segretario Generale delle Nazioni Unite

La nuova agenda è la promessa dei leader a tutti I popoli. E’ un’agenda per la gente, per far cessare la povertà in ogni forma. Un’agenda per il pianeta, la nostra casa comune
(Ban Ki-moon, ex- Segretario Generale delle Nazioni Unite)

Sotacarbo è impegnata nel triennio 2019-21 in due progetti di ricerca, finanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) tramite la Ricerca di Sistema Elettrico, in linea sia con gli obiettivi europei che con quelli definiti dall’Agenda 2030. Nel campo dell’efficienza energetica vi è il progetto “Abaco Geografico SMART per il recupero ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio urbano”. Il progetto , nella sua prima attuazione, è rivolto alla cittadina e alla comunità di Carbonia. Il prodotto finale dell’Abaco Smart è uno strumento di condivisione di informazioni, sviluppato in un’ottica partecipativa, coinvolgendo l’intera comunità e si prefigge di supportare il cittadino negli interventi di riqualificazione edilizia.

Il secondo progetto ricade nel campo delle fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo dell’energia, ed è incentrato sulle tecnologie “power-to-liquids” e “power-to-gas”, prevede entro il 2021 la realizzazione di un nuovo impianto sperimentale per la messa a punto del processo di produzione di e-fuels attraverso il riutilizzo della CO2. L’anidride carbonica generata da fonti fossili diventa così una risorsa appannaggio di tutti, sfruttata nella quotidianità dai settori civile, industriale, dei trasporti e della generazione elettrica.

Ma come si coniuga un progetto di ricerca scientifica con obiettivi eticamente sostenibili e con l’imprescindibile necessità di trasformare l’idea in un affare e in benessere economico? Come convincere investitori e azionisti che il cambiamento climatico può e deve essere parte del loro business? Una risposta arriva da Davos. Qui, durante il 50° meeting annuale del World Economic Forum (tema: “azionisti consapevoli per un mondo coeso e sostenibile”), – Black Rock, la prima società di gestione dei fondi di investimento al mondo, attraverso il suo amministratore delegato Larry Fink, ha dato le nuove coordinate: “Il cambiamento climatico obbliga gli investitori a riconsiderare le fondamenta della finanza moderna. La trasparenza e la sostenibilità devono essere parte integrante dei piani di ogni azienda”. Dichiarazioni accompagnate dalla promessa di un pronto disimpegno finanziario nel settore dei fossili, in particolare del carbone.

Il messaggio è chiaro: la creazione di valore economico senza se e senza ma non può più essere l’unico fine delle aziende. Il mercato richiede sempre di più di non sottovalutare le questioni ambientali per ottenere un prodotto di successo e non solo in termine di crescita dei profitti ma anche di benessere sociale. La ricerca “Seeking New Leadership”, realizzata dal World Economic Forum in collaborazione con Accenture, mette in luce l’importanza di investire in progetti innovativi con l’obiettivo di migliorare l’impatto sociale e ambientale del prodotto: è tempo di guardare il lato umano delle cose. Un leader dovrà tenere in adeguata considerazione le esigenze dei diversi attori nelle decisioni aziendali e favorire ad ogni livello un ambiente inclusivo, dove ogni persona può esprimere la propria voce e senso di appartenenza. Una crescita economica inclusiva rende il pianeta socialmente equo ed ecologicamente stabile.

I risultati della ricerca parlano chiaro. Accenture ha esaminato 2.540 società quotate in borsa tra il 2015 e il 2018 ed è emerso che le aziende capaci di combinare innovazione e sostenibilità, hanno sorpassato i loro concorrenti, con profitti superiori del 3,1% e maggiori rendimenti per gli azionisti.

L’inclusività ha quindi anche un valore economico, finalmente legato all’ambiente e al contesto sociale a cui le iniziative si rivolgono. In questo senso tutti possono contribuire nell’impegno contro il cambiamento climatico. L’efficacia della risposta è una responsabilità reciproca. E riguarda tutti. EnergyTeam