A seconda delle caratteristiche è possibile distinguere tra sensori di I, II e III livello.

I sensori di I livello sono dispositivi low-cost, compatti e di facile utilizzo che, acquisendo i dati in tempo reale, determinano l’andamento degli inquinanti di interesse, fornendo informazioni ed indicazioni su possibili situazioni critiche. Le principali limitazioni connesse all’utilizzo di questi strumenti sono la bassa selettività a fronte di matrici complesse di inquinanti e la necessità di calibrazione e comparazione con sistemi di misura di riferimento al fine di fornire indicazioni quantitative affidabili. Questi dispositivi permettono lo sviluppo di sistemi di monitoraggio distribuiti ed integrabili con sistemi di ventilazione smart HVAC (heatig, ventilation and air conditioning), facilitando il controllo della IAQ (indoor air quality) in edifici caratterizzati da numerosi spazi comuni e densamente popolati, quali scuole e uffici, nei quali tale indagine risulta particolarmente complessa.

Alcune variabili, come la temperatura, l’umidità relativa, la pressione atmosferica e l’anidride carbonica si adattano più di altre ad essere determinate con strumenti a basso costo e questo in funzione delle principali caratteristiche distintive dei sensori quali taratura, sensibilità e selettività.

I sensori di II e III livello sono strumenti certificati, dal costo elevato che offrono elevata precisione del dato, a fronte di una notevole complessità di utilizzo che richiede tarature frequenti e l’ausilio di un operatore con competenze specialistiche. Questa tipologia di sensore trova applicazione soprattutto nelle fasi di valutazione iniziale della qualità dell’aria indoor e viene utilizzata al fine di pianificare gli interventi di riqualifica e nelle revisioni periodiche sul funzionamento degli impianti aeraulici installati.

I sensori di II e III livello sono indicati per la misurazione di parametri come i VOC (composti organici volatili) e la formaldeide presenti in quantità molto piccole, inferiore al ppm. La sensibilità rappresenta uno dei principali problemi di questi sensori, così come la selettività, che è la capacità di isolare il segnale della sostanza ricercata da quello generato da altre sostanze o condizioni fisiche differenti (temperatura, umidità relativa), che alterano il segnale causando un errore sulla misura.

Parametri per il monitoraggio

sensori aria.jpg