Ad aprile 2020 il Palazzo di vetro ha pubblicato un documento quadro (A UN framework for the immediate socio-economic response to COVID-19) che fungesse da linea guida per una risposta immediata e innovativa alla crisi (anche sociale ed economica). Pochi punti ma sostanziali, estrapolati dai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. I cardini su cui deve reggersi la trasformazione della società sono: protezione della salute e del benessere delle persone, del lavoro, anche quello “informale” privo di tutela; promozione della collaborazione multilaterale e lo sviluppo di un sistema economico aggregato; garanzie a tutela della coesione sociale e della resilienza delle comunità.

L’ International Energy Agency (IEA) ha raccolto l’invito e messo nero su bianco la propria visione di uno scenario a lungo termine. E’ di Giugno 2020 la pubblicazione del Sustainable Recovery Plan, realizzato dalla IEA in collaborazione con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), dove la crisi è definita come un’opportunità unica. Il piano invita i governi a stimolare la crescita economica, creare nuovi posti di lavoro e mettere le emissioni globali di gas serra in declino “strutturale” – letteralmente. Nel settore energetico, la sfida chiave –afferma l’ IEA – è la costruzione di sistemi più puliti e più sicuri in tutto il loro ciclo di vita.

Il  documento “Progettiamo il rilancio” presentato dal governo italiano il 13 giugno scorso, si fonda su tre linee strategiche: innovazione, modernizzazione e transizione ecologica. Quest’ultima è la cosiddetta “decarbonizzazione”: un paese più verde basato su energie e sistemi economici circolari, autosufficienti o capaci di rigenerare valore.

La transizione ecologica viene mostrata come chiave di volta ineludibile: non più solo per sconfiggere il cambiamento climatico ma per ricostruire la società e l’economia. Essa comprende la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, il miglioramento della qualità dell’aria nei centri urbani e il potenziamento del ruolo dell’efficienza energetica intesa come gestione esemplare e risparmio di risorse e rifiuti. In questo ambito è incentivata l’edilizia green attraverso eco-bonus per la ristrutturazione di edifici esistenti al fine di migliorare il benessere e il risparmio energetico, agendo sull’isolamento termico dell’involucro della propria abitazione o la sostituzione dell’impianto di climatizzazione. Dal 1 di luglio e fino al 31 dicembre 2021 sarà disponibile un super-bonus, con un credito di imposta al 110% degli investimenti dei proprietari di casa, per l’efficienza energetica. Sono promossi i modelli di smart city e smart building, grazie agli investimenti in innovazione e tecnologie ICT, a disposizione dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione. Saranno 7 i miliardi destinati alle imprese in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e green economy. Significativo anche uno degli investimenti potenziali della Transizione 4.0: la creazione di campagne di marketing e consumer awareness per valorizzare gli sforzi dell’impresa e creare cultura, con l’obiettivo ultimo di avere cittadini sempre più consapevoli e competenti.

Secondo Legambiente, gli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio comporterebbero investimenti per quasi 9 miliardi di euro all’anno, 430 mila nuovi occupati nel settore e un risparmio in bolletta per le famiglie di 620 euro all’anno. Sono più di un milione i posti di lavoro ‘circolari’ (i “green jobs”) stimati in Italia a febbraio 2020, in fase pre-Covid, destinati a crescere quasi dell’8% il prossimo anno e del 26,4% nei prossimi 5 anni, fino al 34,5% nei prossimi 10 anni, in linea con l’attuazione delle politiche europee.

Un recente servizio della BBC – che illustra, numeri alla mano, come il Regno Unito intenda riqualificare il suo datato parco immobiliare e a far circolare solo auto elettriche dal 2035 – fa notare come l’isolamento termico della propria casa costi molto meno (£ 59.000) che pavimentare una strada (£ 250.000). Il messaggio è chiaro: la rinascita, per essere tale, deve essere green (ambientalmente sostenibile), smart (sicura, tutelata) ma anche cheap (economica). C’è voluta, purtroppo una pandemia che ha mietuto vittime in tutto il pianeta, a suggerire una soluzione efficiente al trilemma dell’energia. EnergyTeam