In questa sezione vengono messi a disposizione dell’utente i riferimenti normativi principali che regolano lo sviluppo e l’applicazione sul territorio delle CER.

Grazie alla conversione in legge del Decreto Milleproroghe 162/2019 di dicembre 2019 è stato introdotto per la prima volta nel nostro Paese il concetto di “comunità energetiche rinnovabili” e ha avuto inizio il processo di recepimento anticipato della Direttiva europea RED II (Renewable Energy Directive II).

Attualmente con la pubblicazione del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Enegetica (MASE, 414/2023) del 23 gennaio 2024 e la successiva approvazione il 23 Febbraio delle regole operative che disciplinano le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’Italia si impegna a favorire lo sviluppo e la nascita delle CER e dell’autoconsumo diffuso. Per l’applicazione del Decreto, completano il quadro normativo la pubblicazione da parte dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) (delibera del 02.02.2024) delle modifiche al Testo Integrato Autoconsumo Diffuso (TIAD).

Il GSE ha reso disponibile online, a partire dall’8 Aprile 2024, le piattaforme attraverso cui è possibile presentare le domande di ammissione alle tariffe incentivanti, ai contributi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e quella per verificare in via preliminare l'ammissibilità dei progetti.

Le agevolazioni previste dal decreto MASE prevedono incentivi in tariffa e contributi a fondo perduto.

L’incentivo in tariffa sull’energia condivisa è rivolto a tutto il territorio nazionale (dal piccolo comune alla città metropolitana) e prevede un risparmio economico sui costi dell’energia per chi costituisce una CER. La potenza massima agevolabile è di 5 GW entro il 31 dicembre 2027. Il contributo a fondo perduto, rivolto ai territori dei comuni sotto i 5000 abitanti, ammonta fino al 40% dell’investimento per chi crea una CER. Le risorse per questo tipo di incentivo sono i fondi PNRR, pari a 2.2 miliardi di euro, e la potenza agevolabile è di 2 GW complessivi fino al 30 Giugno 2026. Il contributo a fondo perduto è cumulabile con l’incentivo in tariffa. Il decreto 199 del 2021 stabilisce che l’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da impianti FER e inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia, può essere riconosciuta a:

  • Comunità energetiche rinnovabili;
  • Sistemi di autoconsumo collettivo a fonti rinnovabili;
  • Sistemi di autoconsumo individuali di energia rinnovabile a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione.

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